Scusate il ritardo ma ero impegnata.
Avevo tanto da essere felice in questi giorni.
E quindi gli auguri ve li faccio ora.
Ora che si avvicina il momento simbolico della chiusura di un ciclo, l’anno che finisce e il prossimo che incombe tondo tondo, preludio di un nuovo decennio addirittura.

E dunque… auguri!

Auguri che anche a voi capiti di non avere tempo per fermarvi a pensare perché state godendo della compagnia di chi vi dedica il suo presente per portarvi nel vostro passato, là dove avete lasciato le radici più vive e, nel mio caso, il mio mare.

Auguri che possiate godere della vostra famiglia, delle mani di una figlia che vi intreccia i capelli, dei profumi di una cucina antica che si insinuano prepotenti nelle narici.

Di somme tirate e, finalmente, tutte positive.

Vi auguro di non avere più tempo, né voglia per giudicare, analizzare gli altri, per sentirvi dalla parte del giusto a priori, per sentirvi migliori.

Vi auguro che sorga spontanea in voi l’accettazione di tutto ciò che valutate diverso, il senso del rispetto per ciò che non condividete o, più spesso, non comprendete per svogliatezza, paura di mettervi ancora in discussione, latente ed inconsapevole ottusità.
Vi auguro di trovare la pacificazione con i vostri contorni, la capacità di accogliere ogni novità come un arricchimento.

Che siate felici di voi senza dovervi paragonare agli altri.

Che possiate godere di quei regali che, come ultimamente mi dice spesso una persona a cui tengo, la vita ci fa – lui dice Dio, ma io non ne sono sicura – anche se a volte li impacchetta male.

E voi non fermatevi al pacchetto, scartate, guardateci dentro!
Abbiate l’entusiasmo di esercitare ogni giorno la vostra più infantile arte della curiosità.

Perchè c’è sempre un momento, in cui la vita ci stupisce con qualcosa di inaspettato. Ed è per questo, che non si deve mollare, e bisogna continuare a credere, ad avere fede.
Scegliete voi in cosa, ma abbiatene sempre tanta soprattutto in voi stessi.
Che la fede è una conquista che arriva dopo un percorso tortuoso fatto di prove e scoraggiamento, ma anche di forza ritrovata e insegnamenti preziosi.

Ed io, quando mi volto indietro, quasi stento a crederci: quante volte sono caduta questo ultimo anno, quanto dolore ho provato, delusione, senso di impotenza… quanti risultati ho comunque già raggiunto, da sola.
Eppure ho ancora dei sogni e dei progetti da realizzare. Sono ancora io!

Auguro anche a voi di avere sogni talmente tanto complicati da sembrare impossibili, e invece poi scoprirvi capaci di realizzarli, da soli.

Vi auguro di non dover rinunciare a nulla, di imparare a non farlo mai e di imparare ad accettare i compromessi solo nella misura in cui siano utili ad avvicinarvi ai vostri obiettivi, a farvi evolvere verso forme migliori e solo quando abbiano un costo nettamente inferiore ai benefici.

Che vi siano chiare le vostre certezze e che siano sufficienti a farvi sentire autonomi, fieri e soprattutto felici.

Che le vostre sicurezze non dipendano dalla presenza di qualcun altro, dal consenso di qualcun altro, dalla collaborazione di qualcun altro. Che vi possiate bastare. Sempre.

E infine vi auguro di saper sempre scegliere le parole giuste, da dire o non dire, ed in questo modo riuscire a farvi sentire non solo dalle orecchie di chi vi ascolta, arrivando alla sua mente e suscitando forse un interesse o una risposta razionale.
Io vi auguro di essere capaci di arrivare anche alla sua anima e che le risposte vadano ben oltre le parole.

Auguri!