Io c’è.

[Scritto il 4 novembre 2014 – Titolato oggi]

Un giorno ti svegli dopo una notte in compagnia delle amiche Nausea&Emicrania e pensi che basta fare finta che vada tutto bene.

E quindi improvvisamente mi pare ovvio che:

– Non serve il Crocifisso nella classe, se mia figlia vorrà Dio se lo ritroverà nel cuore quando sarà il momento. E nel frattempo le insegno a rispettare chi ha una fede diversa dalla sua e a cercare di capirla, per curiosità, per cultura, per consapevolezza

– Festeggeremo Halloween finché Anna me lo chiederà, anche se in quartiere mi avranno oramai classificata come una mamma blasfema…menti limitate che ragionano a compartimenti stagni, senza pensare che è solo un giochino carnevalesco e mangeresco per i bimbi (quel Dio che perdona prostitute e assassini ci vorrà bene lo stesso anche se ci trucchiamo da mostri e mangiamo qualche caramella in più)

– Si ci sposa per amore (…e di sti tempi e’ già un atto di coraggio!) e non perché si è di sesso opposto. E si adotta per amore e non per fare la famiglia del mulino bianco, o peggio: la finta famiglia del mulino bianco. L’ipocrisia rende gli uomini poveri e sempre più miopi, incapaci di vedere la bellezza dei sentimenti veri, incapaci di sperimentare la possibilità del possibile.  Anche per questo, per come oggi rivedo il significato delle parole ‘sentimento’ e ‘amore’, sono certa che Dio sarà fiero di me se sostengo le coppie “diverse”. D’altra parte Lui ci ha fatti “diversi”, ed il mondo è bello perché è vario e l’ha fatto Lui così!

– Non mi piacciono gli zingari, gli immigrati, clandestini e non, che in Italia derubano, imbrattano, disturbano.  Non mi piacciono gli estremisti islamici, in realtà non mi piace l’Islam in toto. Trovo che l’Islam sia la sintesi perfetta dell’anticivilta’, dell’anticultura, dell’antievoluzione. Ma mi piacciono ancora meno i morti in mare che fuggono dalla disperazione e dalle bombe e gli occhi dei bimbi che vedono per la prima volta un paio di scarpe.  Quindi evviva Lampedusa/Messina, che tutta Italia prenda esempio. E d’altra parte non era Dio che diceva: ama il prossimo tuo come te stesso?

– Non mi piace pensare che se un giorno Anna dovesse prendere la direzione sbagliata, qualcuno possa pensare di sostituirsi a Dio uccidendola in carcere.  Siamo un po’ tutti la famiglia di Stefano in questi giorni, ma un po’ troppo gli italiani passivi che siamo sempre stati, a nascondersi dietro codici e principi normativi e nessuno che scende in piazza o ad aspettarli sotto casa i “presunti” colpevoli.  Ma se vince la Juve tutti ad incazzarsi, o se aumentano le tasse tutti a minacciare la rivoluzione in piazza coi forconi …clap clap.

E quindi niente: forse non sono più così di destra come pensavo (perché non si può più essere di destra e credere in Dio, questa destra di oggi è disumanizzata, decontestualizzata, e inoltre sono finiti i tempi di Don Camillo e Peppone, fatevene tutti una ragione tutti) e di sicuro non sarò mai di sinistra, e certamente resto, come sono sempre stata, una cristiana a modo mio.

Ho deciso che il mio nuovo partito e il mio unico credo da oggi sono io, perché non mi uniformo, non mi adatto e non mi riconosco più in nulla di precostituito.

C’è una rivoluzione culturale in atto che impone alle nostre piccole menti di aprirsi, di rivalutare gli schemi standard che siamo abituati a percorrere, di procedere verso un miglioramento e uscire da questa stagnazione culturale in cui ci siamo impantanati, fatta di retaggi, credenze, esagerazioni e svalutazioni inopportune.

Voglio distaccarmi “dalle posizioni, dalle pose e dalle convinzioni”, citando un povero pazzo, assecondare invece la mia e la nostra unicità, quella cosa che ci rende meravigliosamente differenti gli uni dagli altri, e per questo capaci di suscitare interesse negli altri, di attrarre o respingere in un misterioso gioco di legami e relazioni.

E dovremmo farlo un po’ tutti, senza paura: solo gli stupidi non cambiano mai idea.

Buona giornata.

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