La figlia delle Stelle

– Ma quando compi gli anni tu?

– Tra poche ore, sono nata nella notte di San Lorenzo…

– Sei nata nella notte delle stelle cadenti. Appropriato. Sei un desiderio dalla nascita insomma.

– In realtà, a giudicare dal mio nome e dal fatto che mia madre leggesse “Lettere ad un bambino mai nato” mentre mi aspettava, ho sempre pensato più che altro di essere stata un caso!

[ Ma sono stata molto amata.
Dai miei genitori e dai miei fratelli, che sono entrambi più grandi di me e questo mi ha permesso di avere due airbag in più per superare i frontali che ho avuto nella mia vita.

Anche quando ad agosto non c’era mai nessuno con cui festeggiare, e le mie feste erano tutte a casa al mare, gli invitati erano per lo più amici dei miei fratelli e le torte meraviglie di panna spesso decorate con la bougainville del giardino condominiale.

Anche quando mi organizzavano la caccia al tesoro perché anche io avessi il momento ‘animazione’ mentre cercavo bigliettini e regali in giro per casa!

Anche quando contro ogni loro aspettativa, e contro ogni tradizione della nostra famiglia, me ne sono andata perché volevo ‘imparare a stare da sola’. Da lontano tutti hanno guardato, soffocato le reazioni, e lasciato che io partissi avendo sempre pronta la bussola per venirmi a cercare se lo avessi chiesto.
Io poi non ho mai imparato fino in fondo a stare bene da sola, ma poi… chi sta bene da solo?
Però ho imparato a cucinare e a fare le lavatrici, mi pare un buon risultato, dai! ]

– Ahahaha! pensa che io sono nato a Natale, e sono l’anticristo! …mi piacciono i desideri e tu attiri l’attenzione, proprio come una stella cadente.

– Eh…dovrei gestirla un po’ meglio questa cosa però…

– E perchè?

‘E perché’ mi chiede.
Molto semplice amico mio. Le stelle attirano l’attenzione perché brillano, ti riempiono gli occhi di luce ma hanno anche loro dei momenti di buio. Tanti momenti di buio.
Non le vedi che luccicano ad intermittenza?
Sai quante volte ho smesso di brillare io?
Ma chi guarda una stella non perdona, se non riprende a brillare quando vuole rivederla splendere, netta ed inconfondibile nella volta celeste, ne cercherà una nuova…
Il cielo ne è pieno.

É un compito difficile essere una stella, rappresentare un punto di riferimento, essere una fonte di ispirazione, e una guida.
Si son riorganizzati persino i marinai!
Con loro non puoi distrarti un attimo che subito ti rimpiazzano con un navigatore di ultima generazione e ciao, chi si è visto si è visto.

E i poeti poi? Tutti a parlar di tramonti, oceano-mare, luna e natura selvaggia ma non più cosi tanto delle stelle, forse luci troppo piccole per i loro buii creativi…

Ma mi limito a rispondere semplificando:

– Beh, devo gestirla perchè poi cado sempre da sola. Magari realizzo anche qualche piccolo desiderio, normalmente rendo felice anche me. Ma poi nessuno ci pensa più. Al desiderio che ormai è appagato, all’atterraggio dopo la caduta. A me.

– Ma come si fa a smettere di pensare a te? Non vedi che ancora sono qui che ricordo i tuoi occhi trasparenti…

– Ma se sono scuri scuri!!

– Ma tu sei figlia delle stelle, Oriana. Sei luce pura.

Sarà come dici tu, allora mi preparo che sta sera mi tocca un nuovo salto.
Però a questo punto il desiderio lo esprimo io, e chiedo solo di godermi il volo e di cadere sul morbido… Sarà possibile una volta anche per me?

– Allora io mi butto! Non mi guardare eh!

2 pensieri su “La figlia delle Stelle

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